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HRNs FESTIVAL 2019

HUMAN RIGHTS NIGHTS FESTIVAL TORNA A BOLOGNA DAL 24 MAGGIO AL 2 GIUGNO 2019

Cinema, Arte, Musica e Incontri peri Diritti Umani

Pianeta, Ambiente e Umanità sono i temi della XIX edizione del Festival dedicata ai diritti umani.

Al centro degli incontri vi saranno approfondimenti su cambiamenti climatici, sfruttamento minerario e petrolifero, disboscamento inquinamento e su razzismo, conflitti, migrazioni, memoria e riconciliazione.

Le urgenti questioni ambientali sono oggi all’attenzione dei media e dell’opinione pubblica non solo grazie all’impegno di personalità ormai famose come David Attenborough e Greta Thunberg, ma anche grazie ai movimenti Global Strike for Climate Change e Extinction Rebellion, espressione di milioni di giovani impegnati per un futuro sostenibile, alle negoziazioni sul clima alle Nazioni Unite – la prossima è prevista a settembre – per ridurre le emissioni serra, contenere il riscaldamento del globo e per promuovere la conversione alle energie rinnovabili. Il Green New Deal, proposto da Alexandria Ocasio-Cortez negli Stati Uniti e da Caroline Lucas nel Regno Unito, potrebbe dare una risposta concreta alla questione del cambiamento climatico e affrontare con riforme innovative l’ingiustizia sociale e l’ineguaglianza economica. Tuttavia restano le responsabilità di multinazionali, lobby e governi che continuano a investire nella trivellazione di terre e mari, negli allevamenti intensivi e nell’agrobusiness. La comunità globale, nonostante i continui allarmi, contribuisce all’inquinamento e all’estinzione delle specie animali anche attraverso la caccia e il turismo selvaggio.

Trenta film in programma, con anteprime, dibattiti e incontri con registi e organizzazioni saranno presentati al MAST.Auditorium, al Cinema Lumière e all’Università di Bologna.La scelta dei film si ispira all’era geologica dell’antropocene, proposta dall’Anthropocene Working Group, in cui gli esseri umani sono la singola forza più determinante sul pianeta.

Il Festival inaugura con il film Anote’s Ark di Matthieu Rytz che riporta la preoccupazione di Anote Tong, Presidente dell’isola di Kiribati nel Pacifico Centrale, che sarà presto sommersa dall’oceano a causa dell’innalzamento dei mari. Sempre alla risorsa acqua sono dedicate le riflessioni dei film Paani. Of Women and Water e Scenes from a Dry City, dall’India e dal Sud Africa. Il Festival prosegue poi con altre due giornate dedicate all’ambiente con la proiezione dei film Awake. A Dream from Standing Rock, sulla protesta dei Sioux contro la costruzione delle condutture nel South Dakota, e Albatross, sull’impatto dei residui di plastica sugli animali. Il tema del turismo selvaggio e della drastica trasformazione ambientale e sociale nel mondo – dalla Thailandia all’Everest – e possibili soluzioni etiche alternative sono presentate da Gringo Trails e Everest Green, in congiunzione con il Festival I.T.A.C.A. dedicato al turismo sostenibile. Sempre sul tema dell’ambiente, The Guardians of the Earth sulle negoziazioni al UN Climate Action, Losing Alaska sulle inondazioni delle terre, Welcome to Sodom sul riciclaggio dei rifiuti in Africa, A Journey to the Fumigated Towns e Soyalism sugli agrobusiness, The True Cost sulla sostenibilità nelle industrie tessili e il campo della moda, e i film Trophy e Becoming Animal sugli animali a rischio di estinzione. Registi e organizzazioni saranno presenti tra gli ospiti, tra cui Legambiente e Amnesty International.

All’ambiente sarà dedicato il Green Garden allestito in Piazza Scaravilli dal 27 al 31 maggio: uno spazio creativo multisensoriale e multimediale con installazioni artistiche sul cambiamento climatico, deforestazione, desertificazione e inquinamento, in collaborazione con artisti e musicisti, gli studenti di Antropologia Visiva dell’Università di Bologna, il Ludobus, Il Cimena e altre realtà locali.

Al Cinema Lumière sono in programma film su rifugiati e migranti: Chauka, Please tell us the Time, filmato di nascosto per sei mesi con un cellulare dal giornalista curdo-iraniano Behrouz Boochani, richiedente asilo, in un centro di detenzione dell’isola di Manus e The Island of the Hungry Ghosts, sulla detenzione a tempo indeterminato di migranti. Verranno inoltre presentati due progetti dalla Sussex University - i risultati di una ricerca su Bologna su Immagine pubblica della città e politiche comunali per l’inclusione - e Welcome to Lola Yaya, un progetto multimediale realizzato con la comunità Filippina. Shelter – Rifugio di Enrico Masi riporta poi l’esperienza di migrazione di un militante transessuale dalle Filippine alla Francia, passando per la Libia e l’Italia. Da’waa – L’Incontro e Mother Fortress offrono invece uno sguardo sulla forza della spiritualità nelle situazioni di conflitto e povertà, mentre Exit – Leaving Extremism Behind e In Memoria del Condor riflettono su memoria e riconciliazione. Alla Palestina infine sono dedicati i film What Walaa Wants, su genere ed emancipazione – presentato insieme ad Associazione Orlando – e Sarah e Saleem, una storia d’amore “là dove nulla è possibile”.

Ai giovani è come sempre dedicato lo Youth Forum – un matinée di visione partecipata di immagini e video sul tema Pianeta, Ambiente e Umanità, che include un dibattito con studenti delle scuole di Bologna, testimonial e artisti sul tema del cambiamento climatico, sul Global Strike for Climate Change e sul futuro del pianeta. Per i più piccoli, giochi in legno del Ludobus, animazioni e attività interculturali sul diritto al gioco.

Il Festival sarà anche occasione per visite guidate alle mostre Anthropocene – il progetto multimediale allestito alla Fondazione MAST, che indaga l’impatto dell’uomo sul pianeta attraverso le immagini di Edward Burtynsky, i filmati di Jennifer Baichwal e Nicholas De Pencier e le esperienze immersive di realtà aumentata – ed Ex-Africa al Museo Civico Archeologico, in occasione delle proiezioni dei film Appunti per un’Orestiade africana di Pier Paolo Pasolini e Diol Kadd. Vita, diari e riprese in un villaggio del Senegal di Gianni Celati. Al Fienile Fluò è organizzata una passeggiata alla scoperta dell’installazione di Land art Size Experiment N. 1 di Malte Klagenberg e Laurits Nymand Svendsen, per la prima volta in Italia, in collaborazione con Crexida Fienile Fluò.

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Info Festival:

Tutte le proiezioni ed eventi organizzati dal Festival Human Rights Nights sono ad ingresso gratuito

Per l’inaugurazione e le proiezioni al MAST. Auditorium prenotazione obbligatoria su www.anthropocene.mast.org.

Per la visita guidata alla Mostra Ex-Africa, prima delle proiezioni al Museo Civico Archeologico, si prega di registrarsi a [email protected] 7 € per la visita + 10 € biglietto (ridotto speciale – prenotazione consigliata).

Tutti i film in programma sono in versione originale con sottotitoli in italiano.

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Luoghi del Festival:

MAST.Auditorium - Via Speranza 42, 40133 Bologna

Cinema Lumière - Piazzetta Pier Paolo Pasolini 2c, entrata via Azzo Gardino

Università di Bologna -  Aula 3, Piazza Scaravilli

Associazione Orlando - Complesso di Santa Cristina, Dipartimento delle Arti, Via del Piombo 5 

Museo Civico Archeologico - Via Archiginnasio 2

Giardino 3 Ottobre - Via Corticella / Via GIovanni Papini 

Fienile Fluò – Via di Paderno, 9