Anche per il 2009, Human Rights Nights si conferma un modo creativo ed efficace per esprimere un particolare punto di vista: quello dell´arte, della videocamera, del sound e della creatività. E nello stesso tempo far riflettere sul tema universale dei diritti umani.
Fil rouge della rassegna è stato il tema della diversità, che dovremmo vivere e tutelare come ricchezza per il confronto e che invece ai giorni nostri è considerata spesso un limite. Non solo, quindi, diritto alla differenza, ma soprattutto diritto all´In-differenza: ovvero alla libertà di vivere senza sentirsi di dover per forza impersonare una performance della propria diversità.
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Il Film Festival è stato inaugurato con I bring what I love, sulla storia del celebre cantante senegalese Youssou N´Dour, e con una lettura di poesie della poetessa polacca Premio Nobel Wislawa Szymborska.
Numerose sono state le anteprime presentate: Below Sea Level di Gianfranco Rosi, The Hurt Locker di Kathrin Bigelow, premiato con Human Rights Film Network Award a Venezia 2008 e vincitore di un Oscar. E ancora: Valzer con Bashir di Ari Folman e Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee. A chiudere il Film Festival è stato Africa Unite di Stephanie Black, film girato in occasione del 60° compleanno di Bob Marley. È, infine, stato presentato il film Life in the City di Abdoulaye Gaye, vincitore del 1° Premio Officina Cinema Sud-Est (ora Premio Mutti), dedicato ai cineasti migranti.
Mostra di arte contemporanea di questa edizione è stata l’arte contemporanea collettiva Humano, oltre 13 artisti stranieri e italiani. Anche la musica live era, come ogni anno, presente con i concerti Afro, Jazz e reggae di Flavour Beat e Light Souljah, e con l’evento Hip Hop against Racism al Cassero insieme a Big Gora, Trixi e i B-Boys di Bologna.
Evento speciale dell’iniziativa Youth & Human Rights è stato la partita di calcio contro Human Rights Nights Football Match against Racism, un torneo di calcio ai Giardini Margherita.